Caravaggio, l'Anima e il Sangue: tutto sul grande evento cinematografico

Un viaggio emozionante attraverso la vita, le opere e i tormenti di  Michelangelo Merisi da Caravaggio, raccontato attraverso preziosissimi documenti originali mostrati per la prima volta sul grande schermo in una delle prime produzioni italiane girate in 8K e con la voce di Manuel Agnelli

Arriva in sala, distribuito da Nexo Digital, CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE, il nuovo film d’arte prodotto da Sky con Magnitudo Film. Dai creatori di Raffaello – il Principe delle Arti e Firenze e gli Uffizi, un viaggio emozionante attraverso le opere e i tormenti di Michelangelo Merisi da Caravaggio, uno degli artisti più amati, controversi e misteriosi della storia dell’arte. Un’esperienza cinematografica emozionale, inquieta e quasi ‘tattile’ della sua vita e della sua arte in una delle prime produzioni in Italia girate in 8K, al cinema in Italia solo il 19, il 20 e il 21 febbraio. E sono già 340 le sale aderenti (elenco completo su www.nexodigital.it), un vero e proprio record per un contenuto d’arte al cinema nel nostro paese.

L’uomo e artista Caravaggio viene raccontato attraverso un’approfondita indagine investigativa effettuata attraverso documenti originali preziosissimi, tra cui quelli custoditi all’Archivio di Stato di Roma: verbali, processi denunce, mostrati per la prima volta sul grande schermo.

La narrazione si sviluppa su due livelli: innanzitutto quello della digressione artistica, con il racconto dei luoghi e delle opere dell’artista, affidata alla consulenza scientifica e agli interventi del Prof. Claudio Strinati, storico dell’arte ed esperto di Caravaggio, e con la partecipazione della Prof.ssa Mina Gregori (Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi) e della Dott.ssa Rossella Vodret (curatrice della mostra ‘Dentro Caravaggio’ a Palazzo Reale di Milano). Mentre l’uomo Caravaggio viene esplorato attraverso scene “fotografiche”, evocative e simboliche, che diventano metafore della condizione esistenziale dell’artista, consentendo di entrare in contatto con la sua mente, i suoi impulsi irrefrenabili, il suo vissuto interiore.

La voce dell’io interiore di Caravaggio è di Manuel Agnelli. Artista multiforme e talentuoso, rivoluzionario e originale, impulsivo e profondo. Un alter ego capace, come Caravaggio, di emozionare e sconvolgere.

5 città e oltre 15 luoghi d’arte per 3 settimane di riprese, un team di produzione di oltre 60 persone, oltre 200 ore di girato, per un film d’arte, il quinto prodotto da Sky, che sperimenta tra i primi in Italia l’ultra risoluzione di un girato in sorgente in 8K (7680×4320 pixel) che permette di carpire dettagli dell’opera non visibili ad occhio nudo, di percepire la singola pennellata restituendo così la voluttuosità e la consistenza materica dell’opera di Caravaggio, cogliendo la dimensione intima e coinvolgente delle opere del Merisi. E il formato Cinemascope 2:40 che consente una visione più “allungata” e “orizzontale” dell’immagine, che si avvicina molto di più all’effettiva visione dell’occhio umano, con il risultato di rendere l’immagine percepita meno rafforzata e artefatta, aiutando così l’esperienza visiva ed emotiva dello spettatore. A queste scelte visive si aggiunge il trattamento di post produzione della luce, protagonista nella rappresentazione delle opere, che regala un’esperienza di immersione di fortissimo impatto visivo, assolutamente inedita e pionieristica.

La regia è affidata a Jesus Garces Lambert, che ha firmato documentari per Sky e per importanti network televisivi internazionali, tra i quali National Geographic, BBC, ZDF, CBS, Arte.

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EVOCAZIONI E VOCE INTERIORE

Il film fa vivere la vita tormentata di Caravaggio e la sua propensione a vivere sempre sull’orlo dell’abisso attraverso scene ‘fotografiche’ contemporanee,  essenziali e simboliche, che mettono in scena gli stati d’animo dell’artista (la costrizione e ricerca della libertà, il dolore, la passione, l’attrazione per il rischio, la ricerca della misericordia, fino alla richiesta di perdono e redenzione) con scelte visive ed artistiche visionarie e di grande impatto emotivo, che diventano metafore o correlativi oggettivi della sua condizione esistenziale.

I protagonisti attivi nella scena sono personaggi del reale e non attori, gente comune così come comuni e ‘del popolo’ erano i modelli usati dal Caravaggio, la cui interpretazione è talmente reale e senza filtri da trasportare lo spettatore in un luogo di sensazioni riconoscibili.

Una voce fuori campo traduce il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere e tradendo le emozioni, spesso violente, che albergano in lui, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente. La voce dell’io interiore di Caravaggio, emotiva, evocativa ed al tempo stesso intima, è di Manuel Agnelli. Il frontman degli Afterhours e giudice di X Factor, come Caravaggio, è un artista multiforme e talentuoso, rivoluzionario e originale, impulsivo e profondo. Un alter ego capace, come Caravaggio, di emozionare e sconvolgere. Un interprete d’eccezione, molto amato dal pubblico italiano, una voce dal timbro profondo e struggente, malinconico e tagliente. Artisti multiformi e talentuosi, rivoluzionari e originali, impulsivi e profondi: il Caravaggio della musica e il Manuel Agnelli della pittura, in una contaminazione reciproca di pensieri e idee. 

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LUOGHI E OPERE D’ARTE

Artista rivoluzionario e per questo spesso poco amato dai contemporanei, Caravaggio gira l’Italia in cerca di fortuna o forse in cerca di se stesso, sfuggendo ai nemici che sempre si creava al suo passaggio. Milano, Firenze, Roma, Napoli, la Sicilia, Malta: 5 città, oltre 15 luoghi d’arte e 40 opere, tra le più celebri e rappresentative della produzione caravaggesca, come Canestra di frutta, Ragazzo morso da un ramarro, Bacchino Malato, la Vocazione di San Matteo, Giuditta e OloferneScudo con la Testa di Medusa,  Davide con la testa di Golia, Sette Opere di Misericordia, Decollazione di San Giovanni Battista fiore all’occhiello delle collezioni dei principali musei in Italia e nel mondo o tutt’oggi custodite nei luoghi originali per i quali furono create, come la Chiesa di San Luigi dei Francesi e le Basiliche di Santa Maria del Popolo e Sant’Agostino a Roma, Pio Monte della Misericordia a Napoli e la Concattedrale di San Giovanni a Malta, sono le protagoniste assolute del racconto filmico.

Il film è un excursus emozionale e investigativo che porta sulle tracce di Caravaggio, attraverso i luoghi dove l’artista ha vissuto e operato o che custodiscono oggi alcune delle sue opere più note. A partire dal realismo delle prime opere, le nature morte, fino alle ultime tele, complesse scene di figure sacre e profane, di luce e di ombra che attraversano la tempestosa vita di un uomo tormentato nello spirito. Dall’infanzia a Milano al periodo romano: Roma, città delle arti e dei piaceri, che oggi custodisce il nucleo più ricco dei suoi capolavori e delle sue trasformazioni nella tecnica. Il suo perenne stato di fuggiasco determina una geografia ricca e in continua espansione dei suoi percorsi dell’animo e dell’arte: Napoli, la patria dell’esilio e il luogo in cui cerca la Misericordia, Malta, la città dell’ascesa e della caduta, Siracusa, e di nuovo Napoli, i luoghi che lo accolgono dopo l’ennesima fuga alla ricerca di se stesso.

In questo excursus narrativo e visivo l’uomo Caravaggio e la sua vita tormentata sono ricostruiti attraverso una ricerca documentale approfondita, condotta in stretto riferimento con la sua esistenza fatta di luci e ombre, contrasti e contraddizioni, genio e sregolatezza, e che trova nei suoi capolavori l’eco delle esperienze personali.

L’indagine investigativa sulle tracce di Caravaggio ha inizio all’Archivio Storico Diocesano di Milano, che oggi conserva l’atto di battesimo datato 29 settembre 1571 che ricolloca i natali del maestro nella città meneghina anziché a Caravaggio, come a lungo ritenuto,  e poi si sposta all’Archivio di Stato di Roma, scrigno ricco di testimonianze preziosissime, documenti originali mostrati per la prima volta sul  grande schermo, capaci di proiettarci nella vita e nei guai di Caravaggio, come querele e verbali dei processi a suo carico, che restituiscono  il ritratto di un personaggio tenebroso e sanguigno, spavaldo e incline alle baruffe. Non mancano i contratti delle commesse, come quella per la Cappella Contarelli e la Cappella Cerasi, e i libri contabili del Pio Monte della Misericordia di Napoli. Tra le fonti documentali, i verbali del Processo Baglione del 1603 raccontano di alleanze e invidie tra artisti, ma soprattutto testimoniano la dichiarazione di Caravaggio contenente la sua teoria sulla pittura e il ruolo del pittore: un pittore valent’uomo, è colui che “sappia dipingere bene e imitare bene le cose naturali”;  le accuse di Prospero Orsi, datate 12 luglio 1597, permettono di sapere che il Merisi era l’unico autorizzato a girare armato di spadone avendo la licenza di portarla in quanto servitore del cardinal Del Monte; la querela di un garzone di un’osteria del 24 aprile 1604 testimonia il gesto di Caravaggio, reo di avergli tirato un piatto di carciofi addosso; e ancora l’inventario del sequestro degli oggetti nella sua casa, risalente al 26 agosto 1603, restituisce la precisa descrizione degli “oggetti di scena” delle sue composizioni e uno spaccato privatissimo della vita del pittore.

Un viaggio sulle tracce e dentro Caravaggio che si completa con le ultime scoperte radiografiche e sulla tecnica pittorica del maestro, recentemente presentate alla mostra ‘Dentro Caravaggio’, a Palazzo Reale a Milano.

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L’ ESCLUSIVA

Il film compie un’operazione senza precedenti, grazie alla preziosa collaborazione con Vatican Media (già Centro Televisivo Vaticano), l’Arciconfraternita Vaticana di Sant’Anna dei Parafrenieri e la Fabbrica di San Pietro. Attraverso evolute tecniche digitali, il film effettua il riposizionamento virtuale dell’opera rifiutata “La Madonna dei Parafrenieri” nella sede a cui era originariamente destinata, ovvero l’attuale Altare di San Michele Arcangelo nella Basilica di San Pietro, proprio di fianco al Baldacchino del Bernini.

L’opera fu commissionata a Caravaggio il 31 ottobre del 1605 dalla Confraternita dei Parafrenieri di Sant’Anna da cui deriva il nome originale del dipinto (che è poi stato tramandato con il nome attualmente noto di ‘Madonna dei Palafrenieri’ ed è oggi custodito alla Galleria Borghese) per rendere omaggio alla loro Patrona all’interno dell’Altare dedicato alla Santa, nella Basilica di San Pietro.
Nella grande tela, di quasi tre metri di altezza per due di larghezza, Caravaggio rappresenta la Vergine con Cristo bambino e Sant’Anna impegnati in una lotta contro il serpente, simbolo del male. La giovane madre è inondata dalla luce, protagonista assoluta dell’azione, con le fattezze di Maddalena Antognetti, descritta in molte cronache come “Lena donna di Michelangelo”, cortigiana e concubina del Caravaggio, mentre alla Santa Patrona della Confraternita è affidato un ruolo da comprimaria, avvolta dall’oscurità e raffigurata come una donna anziana e fragile.

Quando Caravaggio consegnò l’opera, l’8 aprile del 1606, rilasciò al Decano della confraternita l’unica dichiarazione scritta di suo pugno che ci sia pervenuta, in cui si dichiara ‘contento e satisfatto’ del dipinto realizzato; fu invece inappellabile il verdetto: ‘Rifiutata’. L’opera rimase così nella sua collocazione originaria solo pochi giorni, rimossa rapidamente, e ben presto si sparse la voce che fosse stato Scipione Borghese, nipote di Papa Paolo V, a determinare il rifiuto dell’opera in modo da poterla acquistare a buon prezzo e arricchire così la sua collezione di dipinti del Caravaggio, oggi ammirabile nella Galleria Borghese.

Dopo quattro secoli, con un’operazione simile a quella di ricostruzione della parete d’Altare della Cappella Sistina precedente al Giudizio Universale di Michelangelo, fatta nel film ‘Raffaello, il Principe delle Arti’, il nuovo film d’arte Sky restituisce alla storia una testimonianza mai realizzata prima: la ricollocazione virtuale dell’opera nel luogo dove nessuno ha mai potuto ammirarla prima d’ora. Un’operazione straordinaria ottenuta grazie alla realizzazione di una serie di fotografie a 360 gradi dell’Altare e sul cui modello è stato successivamente applicato in digitale l’immagine del dipinto.

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LUCE E TECNOLOGIA

Inedito e sorprendente è l’impatto visivo delle opere, che prendono quasi vita e corpo, si confondono con la realtà dando una percezione quasi tattile. È un effetto ottenuto grazie all’impiego di evolute elaborazioni grafiche e di lavorazione della luce.

La lavorazione in CGI ha avuto come obiettivo primario restituire l’enfasi dell’illuminazione dipinta: dettagli, abiti, figure, illuminati ed adombrati dalle pennellate del pittore, sono stati la base sulla quale il team grafico del Production and Creative Hub di Sky ha generato luci e ombre capaci di svelare il quadro da prospettive e punti di vista inediti.

Grazie all’altissima qualità delle scansioni di alcune opere, sono stati colti movimenti di camera virtuali con diverse focali, avvicinando moltissimo l’obiettivo alla tela –  un punto di vista impossibile da ottenere anche per l’occhio attento di un fruitore posto di fronte al quadro. Ciascuna inquadratura è stata volontariamente studiata per lasciare in vista la trama della pittura e della tela, illuminando entrambe con le stesse luci con cui sono state illuminate le forme generate digitalmente.

L’utilizzo di questa nuova tecnica ha consentito di costruire mappe di profondità ed occlusione, che regalano una percezione del quadro tridimensionale, tattile, viscerale, ‘quasi reale’. Un connubio di elementi studiato e voluto per lasciare allo spettatore il dubbio di trovarsi di fronte alla luce sul dipinto o a quella sulla scena. Un impatto scenico delle opere tale da rendere ancora più immersiva l’esperienza di visione che cala lo spettatore all’interno dei dipinti, senza far ma perdere di vista la trama e la pittura originali. Un tributo a Caravaggio, alla sua attenzione per le dinamiche di illuminazione e alla sua abilità nella ricostruzione della luce, reale e simbolica.

Il film, prodotto da Sky con Magnitudo Film, vanta il Riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Patrocinio del Comune di Milano realizzato e la collaborazione con Palazzo Reale e Vatican Media (già Centro Televisivo Vaticano) e il sostegno di Malta. I media partner sono radio RTL 102.5, Mymovies e ARTE.it.

Caravaggio – l’Anima e il Sangue è un’immersione assolutamente inedita e pionieristica nelle opere e nell’animo di Caravaggio, un film palpitante che racconta l’arte di un uomo la cui audacia e genio furono tormento ma anche slancio verso una gloria affidata all’eternità.

 

CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE esordirà nei cinema italiani il 19, 20 e 21 febbraio 2018, distribuito da Nexo Digital, per poi approdare nei cinema del mondo

Redazione

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